Inserite nel Decreto Balneari e Salva Infrazioni (Dl. 131/2024) alcune misure di modifica alla disciplina del lavoro degli stranieri di cui al D.lgs. 286/1998 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.
Le disposizioni riguardano la gestione degli alloggi forniti ai lavoratori stranieri e gli standard di conformità, in mancanza dei quali sono previste multe per i datori.
“L’articolo 24 del T.U. è stato infatti modificato con l’introduzione del nuovo comma 15-bis, che prevede l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, compresa tra i 350 e i 5.500 euro, da corrispondere al datore di lavoro che fornisce un alloggio inadeguato alle esigenze del lavoratore oppure ad un canone eccessivo rispetto alla qualità della struttura offerta”.
“Un canone equilibrato deve considerarsi riproporzionato alla qualità dell’alloggio e alla retribuzione del lavoratore in questione e mai al di sopra di una certa soglia proporzionata allo stipendio: massimo 1/3 della retribuzione”.
L’alloggio per poter risultare conforme dovrà garantire i requisiti della “abitabilità” e della “idoneità igienico-sanitaria” e rispettare le previsioni in materia di sicurezza previste dalla normativa sull’edilizia residenziale.
“Per quanto concerne le dimensioni, si stabilisce un’altezza minima di 2,70 metri e una specifica metratura per la superficie che varia a seconda degli abitanti presenti all’interno della struttura”.
“Deve infine precisarsi l’importanza che riveste la certificazione attestante l’idoneità dell’alloggio, che potrà essere richiesta sia dal proprietario dell’immobile che dal lavoratore presso l’Ufficio Tecnico del Comune o di Igiene Pubblica della A.S.L. di riferimento”.
L’attestazione non è invece indispensabile se si è ospiti di una struttura alberghiera.
Immigrazione, le norme sul lavoro degli stranieri nel decreto salva infrazioni.