Come aderire alla proposta del fisco e come invece stoppare l’accesso al concordato preventivo biennale dei soggetti considerati “scarsamente affidabili”.
Lo ha spiegato l’Agenzia delle Entrate “rendendo noti i motivi che ostano all’adesione al concordato preventivo biennale (CPB) e indicando le modalità di accettazione della proposta”.
Per aderire al Concordato è necessario seguire le istruzioni dettate dall’Agenzia.
Tra i contribuenti interessati i soggetti ISA (indice sintetico di affidabilità fiscale) e coloro che applicano il regime dei forfetari.
“Le condizioni ostative, la presenza di debiti riferiti ai tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate, l’inadempimento alla presentazione della dichiarazione dei redditi per almeno tre periodi d’imposta precedenti, la presenza di condanne civili e penali.
Altre condizioni ostative, riferite però ai soli contribuenti ISA, afferiscono al conseguimento di redditi esenti o non concorrenti alla base imponibile in misura superiore al 40%”.
“Tra i benefici fiscali dell’adesione al CPB, la possibilità che si venga esclusi dagli accertamenti tributari previsti dall’articolo 39 del D.P.R. 600/73”.
“I soggetti forfetari potranno compilare il quadro LM del modello tramite il servizio RedditiOnline ovvero mediante l’utilizzo della dichiarazione precompilata”.
I contribuenti Isa, invece, potranno utilizzare il software “Il tuo ISA 2024 CPB”.
Tra le risposte ai quesiti forniti dall’Agenzia, la possibilità di aderire al CPB presentando una dichiarazione correttiva entro il 31 ottobre se il contribuente ha già presentato la dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2023.