La retribuzione oraria media in Italia nel periodo gennaio-settembre è cresciuta del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Lo sostiene l’Istat che oggi ha diffuso le sue ultime rilevazioni socio economiche.
Alla fine di settembre, sempre secondo quanto riferisce l’Istituto, i 46 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 47,5% dei dipendenti – circa 6,2 milioni – e corrispondono al 45,8% del monte retributivo complessivo.
Nel corso del terzo trimestre i contratti recepiti sono 8: calzature, trasporti marittimi, alberghi, Rai, scuola privata laica, scuola privata religiosa, ceramiche, poste.
I contratti che – a fine settembre – sono in attesa di rinnovo ammontano a 29 e coinvolgono circa 6,9 milioni di dipendenti (il 52,5% del totale).
Il tempo medio di attesa di rinnovo a settembre 2024 è pari a 18,3 mesi (era 32,2 a settembre 2023) per i lavoratori con contratto scaduto e a 9,6 mesi per il totale dei dipendenti (era 17 a settembre 2023).
Cresce il potere d’acquisto secondo l’Istat