In Italia aumento del 3,3%. Nel secondo trimestre del 2024 il costo orario del lavoro è aumentato del 4,7% nella zona euro e del 5,2% nell’Unione europea, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Lo riferisce Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea.
Le due componenti principali del costo del lavoro sono i salari e gli stipendi e i costi non salariali. Nell’area dell’euro, nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente i costi delle retribuzioni orarie sono aumentati del 4,5%, mentre la componente non salariale è cresciuta del 5,2%.
Nell’Ue, nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, i costi delle retribuzioni orarie sono aumentati del 5,1% e la componente non salariale del 5,4%.
Nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il costo orario del lavoro nell’area dell’euro è aumentato del 4,9% nell’economia (principalmente) non imprenditoriale e del 4,6% nell’economia imprenditoriale: +4,8% nell’industria, +5,3% nelle costruzioni e +4,5% nei servizi.
Nel primo trimestre rispetto al primo trimestre 2023 erano aumentati del 5% nell’area euro, del 5,5% nella Ue, del 3,1% in Italia.
Nell’UE il costo orario del lavoro è cresciuto del 5,4% nell’economia (principalmente) non imprenditoriale e del 5,1% nell’economia imprenditoriale: +5,3% nell’industria, +5,8% nelle costruzioni e +4,9% nei servizi.
Salgono le esportazioni
A luglio 2023 era 6,7 miliardi di euro “Le prime stime del saldo dell’area euro mostrano un surplus di 21,2 miliardi di euro nel commercio di beni con il resto del mondo nel luglio 2024, rispetto ai 6,7 miliardi di euro del luglio 2023”, riporta Eurostat nel bollettino peridico.
Le esportazioni di beni dell’area dell’euro verso il resto del mondo nel luglio 2024 sono state pari a 252,0 miliardi di euro, con un aumento del 10,2% rispetto al luglio 2023 (228,6 miliardi di euro). Le importazioni dal resto del mondo si sono attestate a 230,8 miliardi di euro, con un aumento del 4,0% rispetto a luglio 2023 (221,9 miliardi di euro).