19 Aprile 2024

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Jobs act: novità subito per contratti a termine e di apprendistato

Nella tanto attesa riunione del Consiglio dei Ministri, di ieri 12 marzo, il Governo ha approvato una serie di provvedimenti di riforma che interessano anche il mondo del lavoro. In particolare sono stati approvati decreti legge e disegni di legge, che segnano la via più volte annunciata dal presidente Renzi nei mesi scorsi.

Il Decreto Legge

Il Decreto approvato ieri, di cui ancora non conosciamo il testo integrale, va a modificare due contratti di lavoro subordinato: il contratto a termine e il contratto di apprendistato. Come ovvio per l’efficacia delle norme in commento si dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento.

Novità contratto a termine

Il Decreto punta a un rafforzamento del contratto acausale, con l’estensione della durata massima dello stesso a 36 mesi. Entro tale limite massimo il contratto sottoscritto, potrà prevedere una durata iniziale inferiore ai 36 mesi, con possibilità di più proroghe entro il limite stesso dei 36 mesi. Quindi oltre l’allungamento della durata massima del contratto acausale, viene stabilità la possibilità di una pluralità di proroghe. Tale istituto non potrà essere utilizzato nel limite del 20% della forza aziendale.

Come annunciato dal Ministro del Lavoro, all’interno del decreto è prevista l’abolizione del regime delle pause tra un contratto a termine e il successivo, attualmente previste nella misura di 10 giorni in caso di contratto a termine precedente fino a 6 mesi, e 20 giorni in caso di contratto a termine superiore a 6 mesi.

Novità apprendistato

Tre sono le novità contenute nel Decreto per quanto attiene il contratto di apprendistato:

  • forma scritta solo per il contratto e non anche per il piano formativo individuale;
  • abrogazione dell’obbligo di conferma in servizio degli apprendisti (attualmente 30% per i datori di lavoro con più di 9 addetti);
  • retribuzione e formazione: le ore in cui l’apprendista è impegnato nella formazione prevista dal suo piano formativo, non riceverà la retribuzione piena, ma una parte pari al 35% per ciascun ora di formazione.

I disegni di legge

Numerosi sono i disegni di legge approvati dal Consiglio dei Ministri di ieri, in particolare:

  • delega in materia di riordino degli ammortizzatori sociali;
  • delega in materia di riordino dei servizi per l’impiego;
  • delega in materie di semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia di lavoro;
  • delega in materia di tutela della genitorialità, in particolare per la tutela della maternità nei contratti a progetto.

Se sull’efficacia delle modifiche apportate con il Decreto Legge siamo speranzosi, sulla rapidità di approvazione dei disegni di legge delega, e il conseguente esercizio della delega da parte dell’Esecutivo, conoscendo il sistema parlamentare, sarà messa a dura prova la strategia di rapidità degli interventi.

Per approfondimenti guarda il documento sul sito governo.it

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