Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha avanzato istanza di interpello al fine di conoscere il parere del Ministero del Lavoro in ordine alla possibilità di estendere il principio di automaticità delle prestazioni anche alla categoria delle lavoratrici familiari coadiuvanti dell’imprenditore, con specifico riferimento all’erogazione dell’indennità di maternità.
Il principio menzionato, secondo il Ministero, troverebbe applicazione esclusivamente in favore dei lavoratori subordinati, stante l’esplicito riferimento normativo al “prestatore di lavoro” e non si estenderebbe, pertanto, alla categoria dei lavoratori autonomi tout court – ad es. liberi professionisti – i quali, essendo soggetti passivi dell’obbligazione contributiva, subiscono evidentemente le conseguenze pregiudizievoli del proprio inadempimento.
Ciò premesso, a parere del Ministero, il principio in esame non può trovare applicazione neanche nei confronti dei coadiuvanti familiari che partecipano in modo prevalente e continuativo all’attività di impresa e che non abbiamo instaurato con l’imprenditore un rapporto di lavoro subordinato.
Fonte: Ministero del Lavoro