Con la circolare n. 12 del 4 marzo 2016 il Ministero del Lavoro fornisce le prime istruzioni operative sulla nuova procedura per le dimissioni telematiche e le risoluzioni consensuali, che troverà applicazione per le dimissioni rassegnate dal 12 marzo 2016 in poi.
Il Ministero ricorda che sono esclusi dalla nuova procedura i lavoratori domestici, i marittimi, le lavoratrici in gravidanza ed i genitori fino al terzo anno di vita del bambino.
Ovviamente la procedura è esclusa nei casi di dimissioni rassegnate nelle c.d. “sedi protette”.
Entro il 12 marzo sarà disponibile sul sito del Ministero del Lavoro, in un area apposita, il modulo di dimissioni (composto da 5 sezioni) relativo alla nuova procedura che il lavoratore, anche con l’ausilio di patronati, sindacati, e gli altri soggetti abilitati, dovrà seguire.
Il lavoratore, per procedere autonomamente, deve essere in possesso di PIN INPS, mentre agli intermediari basterà richiedere le credenziali per il portale cliclavoro. Il sistema informativo SMV permetterà infatti l’accesso con entrambe le tipologie di credenziali.
La compilazione del modello sarà molto più semplice in caso di assunzione avvenuta dal 2008 in poi, in quanto l’applicazione, in base al codice fiscale del datore di lavoro, popolerà automaticamente i campi relativi al rapporto di lavoro dal quale si vuole recedere. In caso contrario bisognerà compilare tali sezioni (la 1, la 2 e la 3) manualmente.
Tra qualche giorno il Ministero del lavoro pubblicherà dei video tutorial per le dimissioni telematiche e per ogni quesito relativo alla nuova procedura, è comunque disponibile l’indirizzo mail dimissionivolontarie@lavoro.gov.it.
Fonte: Ministero del Lavoro