24 Aprile 2024

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Detrazione per le spese universitarie: Dichiarazione dei redditi

Detrazione per le spese universitarie: Dichiarazione dei redditi. Nella prossima dichiarazione dei redditi sarà possibile detrarre anche gli importi delle tasse e dei contributi universitari versati nel corso del 2018 per la frequenza di corsi di laurea breve, magistrale e a ciclo unico o per la partecipazione a corsi di dottorato e a master universitari.

Mentre per le università statali non è previsto alcun limite massimo di spesa detraibile, per la frequenza di corsi presso università private il limite massimo di spesa detraibile viene stabilito ogni anno con un decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Per quest’anno il decreto ministeriale al quale fare riferimento è quello del 28 dicembre 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 2019. Nel decreto sono contenuti gli importi massimi detraibili nella prossima dichiarazione dei redditi suddivisi per aree disciplinari e zone geografiche.

Le aree disciplinari sono quattro: medica, sanitaria, scientifico-tecnologica e umanistico-sociale; le zone geografiche sono il Nord, il Centro e il Sud (isole comprese). Si ricorda che agli importi contenuti nel decreto ministeriale deve essere aggiunta anche la somma versata a titolo di tassa regionale per il diritto allo studio (ex art. 3, legge 549/1995 e successive modifiche).

È possibile, inoltre, per gli studenti c.d. fuori sede beneficiare anche della detrazione per le spese sostenute per i canoni di locazione. La detrazione è riconosciuta nella misura del 19% per tre tipologie di contratto:

  1. Locazione a canone libero (quattro anni rinnovabile per altri quattro);
  2. Locazione a canone concordato (tra anni rinnovabile per altri due);
  3. Locazioni da un minimo di sei mesi a un massimo di due anni.

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