25 Aprile 2024

Notizie dal mondo del lavoro, previdenza e fisco

Convalida delle dimissioni: pubblicato il decreto che regola la nuova procedura

Sono in arrivo grandi novità in tema di convalida delle dimissioni. Infatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 7 dell’11 gennaio 2016, il Decreto 15 dicembre 2015 sulle nuove modalità di comunicazione delle dimissioni e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

E’ stato infatti adottato un nuovo modulo per  la  comunicazione  delle  dimissioni  e  della  risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e della loro revoca.

Il suddetto modulo è inoltrato alla casella di posta elettronica certificata del datore di lavoro con le modalità stabilite nell’allegato B presente in Gazzetta, il quale stabilisce anche le modalità di trasmissione del modulo alla Direzione territoriale del lavoro competente e i caratteri di non contraffazione e falsificazione della manifestazione di volontà.

Sintetizzando quanto previsto dal suddetto allegato B la nuova procedura proposta può essere scomposta in tre fasi:

1) nella prima fase, il lavoratore, se non assistito da unsoggetto abilitato, deve richiedere, se ancora non in suo possesso, il codice PIN I.N.P.S. all’Istituto ed in seguito creare un’utenza, se ancora non in suo possesso, per l’accesso al portale ClicLavoro.

Solo dopo aver soddisfatto entrambi i vincoli o nel caso in cui scegliesse di essere assistito da un soggetto abilitato, potrà procedere con le successive attività;

2) nella seconda fase il lavoratore, in autonomia o con l’assistenza di un soggetto abilitato può accedere tramite il portale lavoro.gov.it al form on-line della manifestazione di volontà;

3) nella terza fase si procederà alla trasmissione del modulo di dimissioni/risoluzione consensuale/revoca al datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente.

La nuova procedura troverà applicazione a far data dal sessantesimo giorno successivo all’entrata in vigore  del decreto in commento (12 gennaio 2016).

Fonte: Gazzetta Ufficiale

In Primo Piano

Continua a leggere

Diritto alla Naspi e dimissioni per giusta causa, il caso di Torino

Diritto alla Naspi e dimissioni per giusta causa, il caso di Torino. Il tribunale di Torino, con la sentenza n. 429 del 27 aprile del 2023, si è occupato di un caso in merito alla richiesta di fruizione della Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego) dopo le dimissioni per giusta causa di una lavoratrice e il ricorso per accedere al sostegno.

Dimissioni del lavoratore nel periodo di congedo di paternità

Con il D.lgs. n. 105/2022, è stato reso strutturale il riconoscimento del diritto al congedo di paternità obbligatorio per tutti i lavoratori dipendenti, usufruibile dai due mesi precedenti alla data presunta del parto ed entro i cinque mesi successivi all’evento. I giorni di congedo riconosciuti sono pari a dieci e non risultano frazionabili in ore.

Naspi in caso di dimissioni del lavoratore padre

L’INPS, con la circolare n. 32 del 20/03/2023, fornisce le indicazioni in merito all’accesso all’indennità di disoccupazione NASpI in caso di dimissioni volontarie del lavoratore padre che ha fruito del congedo di paternità, nonché fino al compimento di un anno di età del bambino, ai sensi delle modifiche apportate dal D.Lgs. 105/2022.