19 Aprile 2024

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Contratto a chiamata e lavoro notturno: alcuni chiarimenti del Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la nota n. 37/0013330 del 22 luglio 2014 risponde alla Direzione territoriale del lavoro di Cuneo, la quale chiede chiarimenti in merito agli obblighi di cui all’art. 14, comma, 1, D.Lgs n. 66/2003, relativamente ai lavoratori assunti con contratto di lavoro intermittente ed impiegati durante il periodo notturno.

Il Ministero, nella suddetta nota asserisce che per ricondurre la prestazione del lavoratore intermittente nell’alveo del lavoro notturno è necessario riferirsi all’art. 1, comma 1, lett. e) del D.Lgs n. 66/2003, il quale, al punto 2 prevede che: “qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro. In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga per almeno 3 ore lavoro notturno per un minimo di 80 giorni lavorativi all’anno; il suddetto limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale“.

Ciò premesso, il Ministero ritiene che, se il legislatore ha richiesto, in relazione ad un lavoratore a tempo pieno, un impegno notturno non inferiore agli 80 giorni lavorativi all’anno per l’applicazione degli obblighi di cui art. 14 del D.Lgs. n. 66/2003, “volti a verificare l’assenza di controindicazioni al lavoro notturno“, analogo limite minimo possa costituire una valida garanzia anche per i lavoratori intermittenti, rispetto ai quali non è peraltro quantificabile preventivamente il complessivo impegno lavorativo.

Quindi, il Ministero ritiene che, nei confronti dei lavoratori intermittenti gli obblighi di tutela previsti all’art. 14 del D.Lgs. n. 66/2003 debbano essere assolti nelle ipotesi in cui i lavoratori interessati siano impiegati per un minimo di 80 giorni l’anno e pertanto anche i controlli preventivi dovranno essere effettuati prima della effettuazione della ottantesima giornata di prestazione notturna.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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