28 Marzo 2024

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Cliclavoro in manutenzione: procedure di dimissioni alternative

Il portale cliclavoro è in manutenzione straordinaria e, pertanto, il Ministero del Lavoro ha apprestato nuove procedure per l’adempimento delle “dimissioni telematiche”, per gli eventi a partire dal 3 ottobre.

Nello specifico, con la nota 5456 del 5 ottobre 2016, il Ministero chiarisce che, al fine di adempiere all’obbligo di legge riguardante la comunicazione delle dimissioni volontarie e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, l’utente dovrà compilare e trasmettere il modello allegato alla nota in commento, scegliendo una delle seguenti modalità operative:

– recandosi presso la Direzione Territoriale del Lavoro competente, che dovrà farsi carico del supporto operativo all’utenza, dell’identificazione della stessa, e del deposito della documentazione prodotta;

– recandosi presso i soggetti abilitati di cui all’art. 26, comma 4 del D. Lgs. 151/2015, che dovranno farsi carico del supporto operativo all’utenza, dell’identificazione della stessa, e del deposito della documentazione prodotta;

– compilando il modello in autonomia e trasmettendolo, dalla propria casella di posta elettronica, al seguente indirizzo: sdv@lavoro.gov.it.

In tal caso sarà necessario allegare al modello in formato.pdf anche la copia del proprio documento di riconoscimento.

Il Ministero del Lavoro ha, inoltre, chiarito che le Direzioni Territoriali del Lavoro competenti e i soggetti abilitati di cui all’art. 26, comma 4 del D. Lgs. 151/2015, che supporteranno gli utenti nello svolgimento della procedura in oggetto, dovranno provvedere anche all’invio della documentazione, tramite posta elettronica, alla casella del datore di lavoro, al lavoratore stesso e al seguente indirizzo:

infosdv@lavoro.gov.it .

Viene inoltre precisato che il modulo di dimissioni, debitamente compilato in ogni sua parte, dovrà essere firmato sia dal lavoratore, sia dall’operatore che lo ha assistito (nota n. 5499 del 6 ottobre 2016).

Il Ministero del Lavoro comunicherà il successivo ripristino del sistema.

Fonte: Ministero del Lavoro

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