La Legge di Stabilità 2015 ha modificato la disciplina del Bonus ricerca e sviluppo, introdotto dal “Decreto destinazione Italia”.
L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 5/E del 16 marzo 2016, fornisce chiarimenti circa la cumulabilità del credito d’imposta con altri bonus, tra cui quello relativo agli investimenti in beni strumentali nuovi.
L’Agenzia delle Entrate, nel comunicato stampa del 16 marzo 2016, specifica che i costi ammissibili al “bonus ricerca” rilevano per l’intero ammontare anche ai fini della determinazione del reddito agevolabile da Patent box.
Il Bonus in commento è concesso, inoltre, automaticamente a seguito dell’effettuazione delle spese agevolate (per un minimo di 30.000 euro) ed è calcolato tramite l’applicazione di un aliquota che varia a seconda della tipologia di spesa sostenuta.
Dal punto di vista documentale, l’Agenzia ricorda che è necessaria la predisposizione di un’apposita documentazione contabile con l’indicazione dell’effettività dei costi sostenuti e con l’attestazione di regolarità formale.
Fonte: Agenzia delle Entrate