Ragioniere e Perito Commerciale, ha maturato più di dieci anni di esperienza in amministrazione del personale collaborando con studi professionali e aziende, anche di grandi dimensioni. Si dedica all’attività di redazione di testi specialistici e partecipa alla pubblicazione di articoli commentando le principali novità in materia.
Con la pubblicazione della circolare 82 del 23/04/2015 l'INPS detta le regole per la liquidazione della quota mensile di TFR in busta paga, così come previsto dalla Legge di Stabilità varata per il 2015.
Con l'approvazione definitiva della legge di stabilità varata per il 2015 cambia radicalmente lo scenario dei benefici riservati ai rapporti di lavoro. All'interno di tale nuovo contesto sorgono nuove opportunità per aziende e datori di lavoro, di ridurre il costo del lavoro pur accrescendo i livelli occupazionali.
Con la legge di conversione n. 190/2014, pubblicata in G.U. il 29 dicembre 2014 è entrata definitivamente in vigore legge di stabilità varata per il 2015. Tra le novità di maggior rilevo spicca la possibilità, per i lavoratori dipendenti, di ottenere il proprio TFR in busta paga.
Con l'approvazione ufficiale della legge di stabilità varata per il 2015 emerge il disegno del principale strumento che tutte le imprese del settore privato potranno utilizzare per favorire l'occupazione.
Con l'approvazione ufficiale della legge di stabilità varata per il 2015 emerge il disegno del principale strumento che tutte le imprese del settore privato potranno utilizzare per favorire l'occupazione, che è il bonus occupazione.
Il giorno 31 Marzo 2015 giunge a termine il periodo transitorio introdotto dal punto n.6 dalla Circolare INPS 80/2014. Si tratta dell'ultima finestra temporale a disposizione dei datori di lavoro per adeguarsi al principio dell'unicità della posizione contributiva, già introdotto dalla Circolare INPS 172/2010
Con il Programma Garanzia Giovani lo Stato italiano ha definito l'impiego delle risorse stanziate dall'Unione Europea con la decisione C (2014)4969 dell'11/07/2014
Con un Comunicato stampa del 26/09/2014 l'Agenzia delle Entrate informa che dal 2015, il modello CUD, utilizzato dai sostituti d'imposta per certificare le somme erogate nel corso dell'anno, andrà definitivamente in pensione.
Niente sanzioni in caso di non compilazione della parte Inail, e in caso di invio in ritardo delle certificazioni di redditi che non confluiscono nel 730, queste le due importanti precisazioni fornite oggi con un comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate