Consulente del Lavoro in Vigonza (PD). Vanta numerose collaborazione editoriali ed è docente di amministrazione del personale. Esperto in diritto del lavoro e previdenza sociale, dal 2004 è anche Consulente Tecnico del Tribunale Civile di Padova, per problematiche connesse alle procedure Fallimentari.
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Alla luce delle modifiche dettate dalla Riforma Lavoro (L. 92/2012), il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 32 del 27 Dicembre 2012 e con il Decreto 20 Dicembre 2012, è intervenuto a fornire precisazioni in merito alla disciplina delle partite IVA, con particolare attenzione all'identificazione delle fattispecie in cui si presume che la prestazione resa dal titolare di partita IVA ricada nell'ambito di una collaborazione coordinata e continuativa o, persino, di un rapporto di lavoro subordinato.
La legge 92/2012 entrata in vigore lo scorso 18 luglio 2012 apporta profonde modifiche, tra gli altri, anche ai contratti di lavoro a termine.
Viene ampliata le possibilità di ricorrere a tali tipologie contrattuali aumentando i tempi previsti dalle precedenti disposizioni.
La norma però demanda ad un Decreto Ministeriale la decorrenza dell'obbligo di effettuare la comunicazione di tale prosecuzione di fatto. Tale decreto è entrato in vigore il 25 novembre 2012.
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 254/2014, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 36-bis, comma 7, lettera a), del decreto-legge n. 223/2006, nella parte in cui stabilisce: L'importo delle sanzioni civili connesse all'omesso versamento dei contributi e premi riferiti a ciascun lavoratore di cui al periodo precedente non può essere inferiore a euro 3.000, indipendentemente dalla durata della prestazione lavorativa accertata.
L’INPS, con il messaggio n. 1488 del 21/04/2023, rende noto il rilascio, in via sperimentale, del nuovo servizio per presentare la domanda per l’accesso alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI).